Scegliere il piano cottura.
Dimensioni – Materiali – Direct Flame – Accessori.
Scegliere il piano cottura da incasso non è semplice come sembra, spesso può capitare di pentirsi dell’acquisto fatto quando ormai è troppo tardi per tornare indietro, di seguito andrò a descrivere le varie tipologie di piano cottura ed i relativi pregi e difetti.
Dimensioni.
Se la tua cucina componibile ha bisogno di un piano cottura nuovo, le dimensioni dovranno necessariamente essere uguali a quelle del piano cottura precedente, salvo nel caso in cui abbiate installato un piano da 60 cm di larghezza e avete ai lati lo spazio necessario per installarne uno da 75 cm.
Questo è possibile perché lo scasso per inserire il piano è identico sia nel piano cottura da 60 cm che in quello da 75 cm.
Controlla bene però se ai lati hai abbastanza spazio disponibile per inserire quello da 75 cm.
Se devi acquistare tutta la cucina e hai la possibilità di scegliere il piano cottura e le sue dimensioni, ti consiglio di ragionare bene e decidere in base alle tue esigenze.
Piano cottura 30 cm.
Hanno solo due fornelli e di solito vanno in piccoli appartamenti di villeggiatura o in situazioni particolari dove lo spazio è veramente ridotto.
Giusto se sei un single incallito e al massimo ti cucini un uovo fritto o un piatto di minestra; se poi inviti più di una persona a cena sarai costretto a ordinare d’asporto o servire una scatoletta di tonno.
Le dimensioni sono 30×53 cm e quelle del foro d’incasso sono 27×50 cm.
Piano cottura 60 cm.
E’ il piano cottura più comune e diffuso, ha quattro bruciatori, può avere comandi laterali o frontali, questi ultimi di gran lunga più comodi.
Nel caso in cui abbiate lo spazio disponibile per inserirne uno di grandezza superiore dovrai decidere se sacrificare lo spazio del piano di lavoro della cucina per avere più fornelli disponibili o sacrificare il numero di fornelli e quindi metterne uno da 60 cm per avere più spazio attorno.
Le dimensioni sono 58×52 cm e quelle del foro d’incasso sono 56×48 cm.
Piani cottura 75 cm.
Hanno una maggiore estensione nella zona dei fuochi, con 5/6 bruciatori per poter utilizzare contemporaneamente diverse pentole, adatto se inviti spesso amici o parenti a cena o se hai una famiglia numerosa, spazio disponibile permettendo.
Un buon compromesso tra il piano da 90 cm e quello da 60 cm.
Piani cottura 90 cm.
Perfetto per famiglie numerose, per chi ama cucinare e per chi è solito organizzare cene con molti avventori, l’estensione tra i fornelli è molto più ampia e non si rischia di cozzare le pentole fra di loro, i bruciatori sono comunque 5/6, più facile che siano 6.
Naturalmente è adatto per cucine abitabili, dove lo spazio per la preparazione dei cibi non manca e l’ambiente è ampio. Le dimensioni sono 91×52 cm e quelle del foro d’incasso sono 85×49 cm.
Scegliere il piano cottura – Materiali.
I piani cottura a gas sono disponibili in diversi materiali, il più comune è l’acciaio inox e non ti venga in mente di pulirlo con la spugna abrasiva, lo riempiresti di graffi.
Adatto per qualsiasi tipo di cucina, si intona bene a tutto e il costo non è eccessivo.
Poi c’è quello in acciaio satinato antigraffio, un po più brutto esteticamente a mio parere ma meno delicato.
Io lo chiamerei “da battaglia”, in quanto essendo antigraffio l’unica cosa di cui dovrete preoccuparvi sarà cucinare.
Poi si passa a quello smaltato, facile da pulire e disponibile in diverse versioni e colori, così da poterlo abbinare al colore della cucina, molto bello nelle cucine rustiche in muratura.
L’unico inconveniente di questo materiale è che se vi casca qualcosa sopra è facile che si scheggi e salti via la smaltatura, rovinando così l’estetica.
Infine si può optare per quello in cristallo temperato, molto bello esteticamente ma da evitare se cucini molto, infatti è molto delicato.
Di positivo, oltre all’estetica, c’è che si scalda poco e si pulisce in un lampo.
Piano cottura tradizionale a gas – Funzionamento e tipo di accensione.
Tutti i piani di cottura a gas sono dotati di valvola di sicurezza o termocoppia per bloccare l’emissione del gas nel momento in cui si dovesse verificare uno spegnimento accidentale della fiamma.
Queste sicure impediscono la fuoriuscita di gas nel caso in cui ti dimentichi la manopola del rubinetto aperta.
Quando andiamo a scegliere il piano cottura a gas dobbiamo tener presente che esistono due tipi di accensione:
possiamo scegliere il piano cottura con accensione elettronica a tasto, detta anche a due mani, in quanto servono entrambe le mani; con una si gira la manopola e con l’altra si preme il tasto d’accensione.
Oppure quello con accensione elettronica con manopola, detta anche ad una mano, in quanto il micro accensione è posto sotto la manopola e con una sola mano si attiva la candela accensione e la fuoriuscita del gas.
Questo tipo è da preferirsi rispetto all’altro e non c’è bisogno che vi spieghi il perché!
Oltre ai soliti fornelli, piccolo (ausiliario), medio (semirapido), grande (rapido), esiste un’altra tipologia di fornello, a doppia, tripla, quadrupla corona per sviluppare una potenza molto superiore ideale per cotture molto rapide e risultati paragonabili a quelli delle cucine professionali.
Le griglie e i cappellotti possono essere smaltati, in acciaio o in ghisa, la ghisa è in assoluto il materiale migliore ma purtroppo il più costoso.
Scegliere il piano cottura a gas – Direct Flame.
C’è una novità importante nel panorama dei piani cottura a gas e quando andrai a scegliere il piano cottura tienine conto; questa novità si chiama Direct Flame.
In pratica il cappellotto del bruciatore è pieno di forellini che a differenza dei bruciatori classici che emanano una fiamma radiale, questi emettono una fiamma a goccia, concentrando il calore nel centro della pentola.
Questo sistema permette di scaldare più velocemente e di conseguenza avrai un risparmio di gas pari al 20% in meno rispetto ad un piano cottura tradizionale a gas.
C’è chi giura che questo sarà il futuro dei piani cottura a gas e che ben presto tutti i piani cottura saranno concepiti in questo modo.
Scegliere il piano cottura – Coperchio in vetro temperato.
Il coperchio viene fornito come accessorio e al contrario di quanto si pensa non ha solo una funzione estetica.
Può servire come protezione del listello posteriore della cucina, infatti quando si cucina con i fornelli più vicini alla parete posteriore, la fiamma, correndo lungo il profilo della pentola, fa in modo che il calore si avvicini al listello e col tempo il legno può scolorarsi o addirittura gonfiarsi.
Questo problema cessa di esistere se hai una cucina con materiali diversi dal legno (truciolato) oppure se hai l’isola.
Inoltre il coperchio aiuta ad incanalare i vapori verso la cappa e protegge le fughe delle piastrelle che altrimenti tendono ad ingiallirsi.
Il coperchio del piano cottura da molti vantaggi e si pulisce bene ma come pecca ha il fatto che a contatto diretto col calore si rompe, anzi diciamo che esplode proprio.
Esplode per una questione di sicurezza, in tanti piccoli pezzi, in questo modo il vetro non è pericoloso per chi dovesse essere li vicino in quel momento.
Lo spavento sarà enorme te lo assicuro!
Bisogna aspettare che i fornelli si raffreddino prima di abbassarlo e le pentole non devono toccarlo mentre sono sul fuoco, evitate anche di poggiarvi delle cose sopra, alla lunga si rompe.
Scegliere il piano cottura.
Vetro ceramica – Induzione – Pentole.
I piani cottura in vetro ceramica hanno un aspetto più elegante e prestazioni migliori, possono raggiungere temperature elevate grazie alla resistenza del materiale.
Il vantaggio principale di questa tipologia di piani cottura, oltre alla rapidità nella cottura, sta nel fatto che si possono montare ovunque perché non hanno bisogno della conduttura del gas.
Gli svantaggi sono il consumo elettrico e la necessità di utilizzare pentole apposite.
Inoltre il piano si scalda molto e anche se viene segnalato visivamente questo è un punto a sfavore.
Di positivo c’è l’assenza della fiamma, la stabilità delle pentole e la facilità nella pulizia, c’è da dire anche che si rompono di rado e il piano è antigraffio.
Vetro ceramica con piastre radianti – Piastre alogene.
Le piastre radianti sono formate da resistenze circolari che scaldandosi trasferiscono il calore alla vetro ceramica e di conseguenza alle pentole.
Il consumo di queste piastre è più elevato in quanto la dispersione di calore è maggiore.
Le piastre alogene funzionano appunto con potenti luci alogene e questo sistema permette di disperdere meno calore, comunque il principio di funzionamento è lo stesso.
Induzione.
Il piano ad induzione ha un principio di funzionamento completamente diverso, difatti tramite particolari bobine, genera un campo magnetico che scalda la pentola.
Anche questi hanno bisogno solo della corrente e possono essere installati praticamente ovunque.
Il piano di lavoro è sempre in vetro ceramica ma il calore non viene disperso grazie a questo sistema con bobine.
Per farvi un’idea il rendimento di questi piani è del 90%, rispetto ad un 40 – 60% dei piani con piastre alogene o radianti.
Se per far bollire una pentola d’acqua con un normale piano in vetro ceramica ci mettereste 7/8 minuti, con quello ad induzione ce ne mettereste 3.
Gli svantaggi sono il consumo elettrico ed il prezzo d’acquisto elevati e la necessità di utilizzare pentole apposite.
I lati positivi sono la velocità di cottura, l’assenza di fiamma, il fatto che il piano rimane freddo e non c’è pericolo di scottarsi, la stabilità delle pentole e non ultimo la cottura uniforme.
Pentole.
Prima ti parlavo di pentole apposite, per i piani cottura in vetroceramica vanno bene quelle con fondo piatto e opaco, comunque qualsiasi rivenditore saprà indicarti quelle più adatte.
Per i piani ad induzione vanno bene quelle che fanno l’effetto calamita, anche in questo caso basta chiedere.
Spero che questa piccola guida ti sia d’aiuto nello scegliere il piano cottura che più fa al caso tuo.
17 replies on “Scegliere il piano cottura – Riparodasolo”
Buongiorno, per la voltura del contatore del gas, l’addetto mi ha fatto presente, oltre a altre piccole cose da mettere a posto, che essendo il piano cottura senza valvola di sicurezza, devo “sistemarlo”. Essendo un pezzo unico con tutto il pianale in acciao e il lavabo, per me non è possibile sostituire solo il piano cottura. Le domando se c’è la possibilità di aggiungere la valvola ai fornelli esistenti o altra soluzione simile senza dover… “buttare via” tutto e essere costretta a cambiare la cucina.
La ringrazio, anche per tutte le altre utili informazioni trovate nel sito.
Anna
Ciao Anna, la tua è una cucina monoblocco, purtroppo non è possibile metterla a norma perché per mettere la valvola di sicurezza dovresti cambiare tutti i rubinetti, modificare il piano lavoro per poter aggiungere le termocoppie, sostituire le coppe del bruciatore e avresti comunque difficoltà a trovare i ricambi adatti e poi la spesa sarebbe enorme. Inoltre non troveresti nessuno disposto a fare un lavoro simile.
Se sei costretta a mettere a norma la cucina l’unica soluzione è sostituirla.
Ah, ecco!!! Peccato! Grazie ancora.
Anna
Salve, in primo luogo complimenti per la competenza, la gentilezza e la solerzia che dimostra in ogni sua pubblicazione o risposta!
Non so se questa è la sezione adatta, se non lo è mi perdoni , volevo chiederle un informazione riguardo i piani cottura direct flame. Io cerco un piano da 70/75 a 5 fuochi e ho trovato solo quello dell’Hotpoint ma non dispone di un bruciatore tripla corona. Ho pensato che sia superfluo visto che rispetto ai piani a fiamma radiale rende di più, ho visto giusto? Si riuscirà ad ottenere un fuoco ultrarapido pur non avendo doppia o tripla corona? E lei consiglia questo tipo di fiamma? Pregi e difetti?
La ringrazio anticipatamente e le rinnovo i complimenti
Daniela
Grazie Daniela, non ho avuto ancora modo di mettere le mani su questo tipo di piano cottura e questo è un buon segno… Sicuramente consumano meno gas, il fornello grande farà lo stesso lavoro del tripla corona consumando meno gas ma forse è un pochino meno rapido. Secondo me è un ottima tecnologia, l’unica incognita è vedere come si comporterà nel tempo. Comunque ha un buon rapporto qualità prezzo…
Ciao
Grazie a lei per la risposta. Stavo valutando la sostituzione del piano perchè il mio aveva problemi di accensione (appena rilasciavo la manopola la fiamma si spegneva) ma navigando nel suo blog ho trovato la soluzione al mio problema. Ho inserito delle palline di carta sotto la manopola e ….. miracolo il mio piano funziona alla perfezione!!!! Solo un fuoco non regge il minimo e non ho ancora trovato la famosa vite per regolarlo, ma non mi arrendo!!
La ringrazio quindi due volte, mi ha risposto e mi ha risolto il problema a costo zero!!!!!
Un cordiale saluto
Daniela
🙂
Salve cosa ne pensa invece del piano cottura in fragranite?
Penso che sia un ottimo materiale, solo che costa molto di più credo.
Ciao, desideravo sapere se posso sostituire il mio piano cottura ad incasso dotato di manopole laterali con uno di pari dimensione ma con manopole frontali. La diversa posizione delle manopole non dovrebbe comportare problemi…giusto?
Grazie mille per la risposta e soprattutto per questo utilissimo blog!
Erica
Ciao Erica e grazie.
L’importante è la misura dell’incasso, quindi non ci sono problemi se le manopole sono disposte diversamente.
Dovrei cambiare il piano cottura ormai troppo vecchio.
Mi è stato detto che dovendolo posizionare sul piano di lavoro in marmo, devo indicare la posizione delle viti da incasso, perchè se non corrispondono al nuovo piano cottura necessito pure del marmista. Volevo avere conferma di ciò. Ma la posizione delle viti non dovrebbe essere standard?
Grazie anticipatamente.
Luisa Marelli
Salve Luisa, di solito la maggior parte dei piani cottura hanno l’attacco per i ganci negli angoli, non conosco tutti i modelli ma di solito è così.
Salve, volevo sapere cosa bisogna fare in questo caso: il mio piano cottura ad induzione se giro la manopola per accendere il terzo e il quarto “cerchio” mi fa delle piccole “esplosioni” e di conseguenza mi salta la luce! Invece se accendo quelli davanti, non succede niente! Che fare é da cambiare??? Grazieee
Prima di buttarlo conviene farlo vedere, può essere una spesa piccola oppure si può spendere molto. Se vuoi risparmiare invece di far venire il tecnico puoi portarlo tu all’assistenza, male che vada spenderai 20€ di controllo
Ciao, volevo sapere se è possibile allacciare il piano cottura Electrolux PVF645UON con direct flame al Gpl sostituendo gli ugelli.
Grazie
Si certo, basta chiedere il kit ugelli al centro assistenza se non sono già forniti all’acquisto